Genova – 3.500 metri quadri di spazi inutilizzati e trent’anni di abbandono.
Questo l’identikit dell’ex mercato ovoavicolo di via Pellegrini, nel cuore del Campasso, un buco nero che gli abitanti vorrebbero cancellare e sostituire con quella riqualificazione che oggi sembra arrivata sulla linea di partenza: “Si tratta di un’opera fondamentale, non derogabile, che verrà realizzata e troverà il suo inizio, se non nel 2019, agli inizi del 2020”.
Allontana ogni dubbio Paolo Fanghella, Assessore ai Lavori pubblici, Manutenzioni e Sviluppo delle vallate, dopo che, martedì scorso in Consiglio Comunale, aveva annunciato come tutti i progetti del Bando delle periferie genovesi fossero viziati da deficit progettuali e previsionali e che quello del Campasso, in particolare, aveva visto raddoppiare i costi ed era “complicato da portare avanti” (vedi QUI).
Allarme rientrato, dunque, tanto che lo stesso Fanghella ci conferma: “Il dato è che siamo arrivati a conclusione dell’iter. Abbiamo l’obbligo formale di dare l’affidamento all’impresa entro il 2019 per non perdere il finanziamento e l’opera si farà”.
Resta il dubbio se, nella progettazione curata da Sviluppo Genova, ci siano state delle sottostime. Ci risponde Fanghella: “Non so se ci siano state sottostime da parte di Sviluppo Genova. In questa veste io non faccio il tecnico ma faccio il politico e quindi non entro nel merito. Il dato reale è che quel progetto finalmente sta trovando la fine”.
Certo che, fatte salve le modifiche richieste dalla nuova normativa antisismica del luglio 2017, la circostanza che il Comune debba trovarsi a rimodulare un progetto viziato da un errore di qualche milione di euro ci lascia parecchie perplessità.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.