[vc_row][vc_column][vc_column_text]La Polizia di Stato del commissariato Fidene, unitamente al personale del III° Gruppo Nomentano della Polizia Locale Roma Capitale, ha svolto una complessa indagine volta a contrastare il fenomeno della corruzione nelle assegnazioni degli alloggi e dei locali commerciali dell’ ATER.
Al termine dell’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Roma, l ‘A.G. ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P., Dr.ssa Alessandra BOFFI, l ’emissione di nr. 6 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Ai predetti sono stati contestati, a vario titolo ed i concorso tra loro, i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d ‘ufficio, accesso abusivo ad un sistema informatico e telematico , falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, ecc.
Le misure cautelari, sono state eseguite dagli agenti del commissariato Fidene e dal personale del III° Gruppo Nomentano, nei confronti delle sottoelencate persone:
1) S. A. romano di 52 anni, funzionario A.T.E.R.;
2) L. C. , romano di 41 anni, dipendente ATER ;
3) G. E. romano di 39 anni, all’epoca dei fatti dipendente ATER, attualmente in
Pensione;
4) M. G. , romano di 59 anni, dipendente del Comune di Roma;
5) B. V. , romano di 58 anni;
6) T. M. , romana di 60 anni.
L’attività di indagine, svolta a partire da maggio 2015, ha messo in luce l ‘esistenza di uno strutturato sistema corruttivo posto in essere da dipendenti dell’ A.T.E.R. di Roma e del Comune di Roma, unitamente ad altri soggetti, alcuni con pregiudizi penali , finalizzato alla creazione di un canale parallelo ed illegale per l ‘assegnazione di alloggi ERP di proprietà dell’ATER in violazione degli ordinari bandi di assegnazione e con la produzione di falsa documentazione volta a dare una parvenza di legittimità a quella che, di fatto, sono state vere e proprie occupazioni abusive.
In tal senso la progressione delle attività tecniche predisposte sulle utenze in uso agli indagati evidenziava inequivocabilmente due figure, dipendenti pubblici dell’A.T.E.R d i Roma, dediti a compiere atti contrari al loro uffici o, i qual i , previo compenso in danaro, producevano e protocollavano nulla osta falsi su carta intestata A.T.E.R al fine di consentire l’allaccio delle utenze domestiche e l’ottenimento della residenza presso gli alloggi A.T.E.R occupati illecitamente.
Il compenso per gli atti contrari ai doveri d ‘ufficio avevano un “prezzo” diverso: 1500 /2000 euro per gli indirizzi degli alloggi da occupare e 1000 euro per i nulla osta falsi dell’ATER .[/vc_column_text][vc_video link=”https://youtu.be/T1lH4AfldV0″][/vc_column][/vc_row]
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