Genova – Dopo l’annuncio, la settimana scorsa durante la conferenza stampa di Rete a Sinistra/Liberamente Liguria, della possibilità di recuperare nuove viabilità come la linea “Genova Santa Limbania-Campasso” per alleviare i disagi del traffico creati dal crollo del Morandi (vedi QUI l’intervista al Consigliere Gianni Pastorino), abbiamo effettuato un sopralluogo sul posto (QUI) e scatenato un po’ di polemiche.
Non si tratta, infatti, di una proposta che incontra il favore unanime e vi spieghiamo il perché.
“Non è una buona idea perché nessun mezzo di trasporto può arrivare a Certosa da qui a causa del divieto che sottende a tutte le vie di comunicazione sotto al ponte “, commenta Luigi Sessarego, cittadino attivo, che con la pianta in mano ci spiega: “Sostanzialmente copia un percorso che già c’è ed è attivo, cioè la linea degli autobus di via Cantore e quella ferroviaria da Principe a Sampierdarena”.
Non solo. Fa notare sempre Sessarego che questo collegamento potrebbe addirittura “essere dannoso perché impegnare le gallerie con un sistema di trasporto pubblico locale, impedirebbe il collegamento del porto di Sampierdarena con il parco del Campasso che è l’unica infrastruttura retroportuale idonea ai nuovi treni a modulo europeo”.
E la possibilità di formare treni a modulo europeo è una delle richieste fondamentali avanzate dai gestori portuali per poter spostare il traffico container dalla gomma al ferro.
A partire dal 5 ottobre, inoltre, RFI riattiverà la linea sommergibile. Ricorda ancora Sessarego: “Questo permetterà di riattivare tutta la ferrovia della Polcevera e soprattutto, legandoci alle motivazioni della proposta del consigliere regionale Pastorino, dalla stazione di Rivarolo gli studenti e i lavoratori potranno raggiungere la stazione di Sampierdarena”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.
Certi ” cittadini attivi ” dovrebbero accendere il cervello prima di parlare, quella linea servirebbe per portare verso le scuole almeno 2000 studenti ( Fermi 2 scuole e Don Bosco ), oltre ad alleggerire il traffico su ruote di V. Cantore ad un costo nettamente inferiore e si porrebbero le basi per un grosso tratto di metropolitana la cui città è assai carente.
Anche la strada ” del papa ” è un doppione ma il Sig. Sessarego non la cita; in un momento dove la città necessita di collegamenti multipli e diversificati arrivano i fenomeni senza titoli che si ergono ad urbanisti !
Senza contare l’ utilità di creare un asse di trasporto da Certosa verso Principe che presto diventerà il nuovo tratto metropolitano, quando verrà demolito il Morandi cadranno tutti i divieti.
Le guerre fra poveri le lanciano altri personaggi che vengono intervistati come politici o tecnici ma non sono ne uno ne l’ altro
credo che fare guerre tra poveri non serva caro Cazzola, serve il collegamento Metrò Brin-Staz.FS di Rivarolo con parcheggio di interscambio Ex-Fillea. Guardiamo in positivo innanzitutto.
Ha valutato la distanza tra il parcheggio Ex Fillea e la stazione di Rivarolo? Se vuole connettere Metro e FFS a Rivarolo forse e’ meglio portare la Metro in Piazza Pallavicini. Ho anche più che un dubbio sull’effettiva funzionalità della Ex Fillea come Parcheggio di interscambio per chi viene da Bolzaneto vista la viabilità di Certosa.