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Genova – Oggi Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sinistra Italiana e deputato LeU, è a Genova per fare il punto sulle difficoltà che stringono la Liguria, per prima la crisi Carige il cui recente commissariamento da parte della BCE (vedi QUI) getta luci inquietanti sul futuro del primo istituto bancario ligure e dei suoi 4.000 dipendenti.
“La mancata efficacia dei controlli negli anni passati – ha detto Fratoianni prima dell’incontro al Cap con i delegati sindacali di Carige – insieme a scelte finanziarie discutibili e selvagge dei gruppi dirigenti e alle fragilità dei rapporti con Banca d’Italia, sono le cause che oggi mettono in ginocchio l’economia ligure, le imprese e migliaia di risparmiatori che vivono nell’incertezza insieme ai 4.000 dipendenti dell’istituto bancario. Come gruppo parlamentare ci faremo carico di chiedere con forza un interventi del Governo per cercare di avviare il risanamento della banca”.
Un risanamento che prevede due strade: o la messa sul mercato, oppure un intervento pubblico su modello di quello disposto per Monte dei Paschi.
“C’è bisogno di chiarezza, di verità – continua Fratoianni – perché vendere a un colosso straniero, probabilmente francese, se da una parte è in grado di tutelare il lavoro, dall’altra rischia di non tutelare la funzione fondamentale di una banca come questa che è quella di svolgere una funzione di leva di sviluppo per il territorio. È necessario, invece, ragionare su una forma netta e chiara di intervento pubblico”.
Una giornata densa di impegni quella del coordinatore nazionale di Sin astra Italiana, che incontrerà anche gli abitanti ai confini della Zona Rossa, quelli ancora reclusi nel limbo del crollo di ponte Morandi.
Questo il commento di Fratoianni: “La miopia del Governo ha prodotto atti politici scomposti. Il Decreto Emergergenze è un decreto di tutto e di nulla dove non ci sono i soldi per gli abitanti ai confini della Zona Rossa, quelli che dovranno subire le conseguenze ambientali della demolizione/ricostruzione del viadotto. Soldi che non sono neppure nella legge di bilancio. C’è bisogno di qualche certezza in più”.[vc_video link=”https://youtu.be/A_k4UFT–cc”]
Luca Pastorino bolla come pessima la gestione dell’emergenza da parte del Ministro alle Infrastutture Toninelli : “Il Ministro ha accumulato gaffe, incertezze e ritardi. Grazie alle loro procedure contorte sono riusciti a far passare Autostrade da soggetto accusato a parte lesa. Senza dimenticare il tessuto socioeconomico della zona arancione che non ha ancora visto un euro e non va lasciato solo.
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Chiude l’incontro Gianni Pastorino, Consigliere di Rete a Sinistra in Consiglio regionale sottolineando che “nonostante le roboanti promesse degli amministratori locali, la vicenda Post-Morandi è sotto gli occhi di tutti. E se i cittadini della Zona Rossa hanno trovato una parziale compensazione dell’enorme disagio subito, rimangono drammaticamente aperte le questioni della perpetrazione della zona arancione e soprattutto le difficoltà che centinaia di famiglie e aziende dovranno fronteggiare per il tempo in cui i cantieri rimarranno aperti”.
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