Un catino per amico. Convivere con le infiltrazioni nelle case A.R.T.E. di via Toscanelli

Genova – Un altro inverno a combattere con l’acqua in casa, i soffitti che gocciolano e le pareti che trasudano umidità.
È una situazione difficile quella delle palazzine di via Toscanelli, a Sestri Ponente, dove gli inquilini patiscono ormai da tempo pesanti infiltrazioni dal tetto e dai balconi e muffe diffuse negli appartamenti.
Una condizione di disagio segnalata più volte ad A.R.T.E., proprietaria degli immobili, ma che non ha ancora trovato una risposta.

“Sono anni che denuncio agli uffici, che vengono a fare delle foto, ma poi non prendono nessun provvedimento”, racconta Patrizia che abita all’ultimo piano e subisce i disagi maggiori.
“Pensate che l’ultima copertura che hanno fatto, in alcuni punti del tetto, quasi non esiste più”, ci spiega mentre facciamo il giro delle stanze e poi si sfoga: “In camera non posso andare a dormire perché piove, in cameretta c’è la muffa. Mi tocca dormire in cucina, sul divanetto”.

Una scomodità, quella delle infiltrazioni, che si ripete per i civici dal numero 88 al 94 e non solo nel sottotetto.

Se i fastidi maggiori sono segnalati nei piani alti, infatti, anche negli appartamenti sottostanti le famiglie sono costrette a usare i catini per raccogliere l’acqua.

“L’acqua entra dal balcone e crea spaccature e avvallamenti nell’intonaco. Sono stato costretto a mettere una bacinella perché si riempie d’acqua completamente e non le dico l’odore”, precisa Giuseppe che lamenta anche una grave lentezza di A.R.T.E.: “Mi hanno detto che avrebbero fatto un sopralluogo, poi è venuto velocemente un operaio a dirmi che avrebbero fatto un intervento dalla signora di sopra… Non ho più saputo nulla e sono circa sei anni che ho questi problemi“.

Insomma, una vita impossibile e nessuno che ascolta.

Simona Tarzia

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.

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