Genova – È iniziata oggi la demolizione dei palazzi di via Porro, abbandonati con urgenza dagli sfollati il giorno del crollo di ponte Morandi, il 14 agosto scorso.
Il primo a cadere sarà il civico numero 10 e poi tutti gli altri a ruota. Il metodo utilizzato è meccanico, tramite escavatori con pinze idrauliche, e le operazioni dureranno tutta la settimana.
La demolizione è preliminare e propedeutica all’abbattimento delle pile 10 e 11 del moncone est di quel che resta del viadotto.
Le operazioni hanno determinato una nuova chiusura di via Fillak, riaperta poco più di un mese fa, e provocato la furia di residenti, commercianti e comitati che lamentano di non essere stati avvisati per tempo e si chiedono che fine abbiano fatto i 500mila euro previsti per il by-pass che doveva consentire il passaggio almeno dei mezzi pubblici.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.