Genova – Accanto alle transenne che delimitano il cantiere del Morandi ai confini con la Zona rossa, le auto in sosta si coprono della polvere del civici di via Porro.
Va avanti così da quando la pinza idraulica ha cominciato a divorare il primo palazzo. Era il 3 giugno e da allora riceviamo foto, video e segnalazioni dei residenti preoccupati perché i cannoni nebulizzatori non sembrano sufficienti ad abbattere quel pulviscolo tanto spesso che ti si infila addirittura sotto ai denti.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.