Zuccarello (SV) – Sarà un intero secolo di convivenza forzata con le cave che la comunità residente sul territorio del comprensorio albenganese maturerà alla scadenza del nuovo Piano Territoriale delle Attività di Cava (PTRAC), voluto dalla Regione Liguria e appena accettato dal Consiglio Comunale di Zuccarello, martedì 1 ottobre.
Il gruppo consiliare di minoranza Progetto Altra Zuccarello ritiene sia “un atto gravissimo quello compiuto dell’amministrazione comunale che ha deciso di accettare una scelta che segnerà drammaticamente per i prossimi vent’anni le progettualità del territorio senza considerare minimamente i Comuni limitrofi e la popolazione».
«Leggere nel parere espresso dall’amministrazione – accusa il gruppo consiliare – che oltre alle prescrizioni di legge sarà una nuova stradina asfaltata di colore marrone, con il guard-rail in legno e piazzole di sosta perpic-nic al bitume, l’unica condizione per permettere questa devastazione, è una presa in giro dei cittadini e di quanti vivono il nostro territorio utilizzandone le risorse naturali e ambientali per attività economiche, come turismo, agricoltura, e sport all’aria aperta».
«Mentre tutto il mondo si interroga su come affrontare in modo responsabile le scelte per il futuro del pianeta – continua la denuncia del gruppo consiliare – qua da noi le sorgenti, l’aria, le aree incontaminate, gli animali, e i cittadini saranno coinvolti da questo programma di pseudo sviluppo che va esattamente in senso opposto: quello della distruzione. Questo grazie anche all’amministrazione comunale di Zuccarello che si è guardata bene dall’aprire un tavolo di confronto con cittadini, associazioni ed enti per accogliere istanze e suggerimenti. Un gruppo di persone con una visione miope del futuro ed una macro del presente, dove gli interessi economici di pochi prevalgono sul benessere della intera comunità. Se non fosse così avrebbero pensato a come ottenere consensi, coinvolgendo la popolazione che voterà alle prossime elezioni comunali e regionali. Invece hanno preferito favorire quei pochi che un giorno non avranno più bisogno di loro e li tratteranno come “rifiuti inerMi”. Anche loro, come la popolazione, non potranno mai dimenticare lo scempio, che sarà davanti agli occhi di tutti ogni giorno. Questo è certo. Sicuramente saranno ricordati come degli Attila da generazioni intere. Nessuno li ricorderà come eroi o benefattori».
Per questi motivi, il gruppo di minoranza Progetto Altra Zuccarello ha abbandonato il Consiglio Comunale, fatto senza precedenti, non partecipando al voto.
«Questa scelta è stata doverosa – dicono – anche per sottolineare che il procedimento amministrativo seguito dalla Regione Liguria e dal Comune di Zuccarello è ritenuto al limite della regolarità. Infatti i termini per la presentazione del parere comunale sono scaduti il 19 luglio 2019 così come la possibilità per cittadini, associazioni e tutti i soggetti interessati di presentare le osservazioni al PTRAC. Questo non è avvenuto perché, con comunicazione del 9 Settembre, la Regione Liguria informava il Comune di Zuccarello che per “un mero errore materiale” non aveva comunicato l’approvazione in Giunta del Piano. Il Comune è stato quindi invitato a esprimere il proprio parere. Non paga, il 30 di Settembre ha inviato una nuova comunicazione dove si fissava il termine del 30 Ottobre per l’invio del parere comunale. Un vero e proprio piano, ordito dalla Regione Liguria e dal Comune di Zuccarello, e degno di una telenovela di basso livello, è stato tracciato per escludere non solo la cittadinanza, ma anche i Comuni limitrofi, soprattutto Cisano sul Neva, che subirà molti svantaggi, tra cui la prevista progettazione, proprio di fronte alla cava, di un centro sportivo out-door per famiglie, nell’area della ex- polveriera militare di Martinetto».
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