Genova – Si allaga la Conferenza San Vincenzo De Paoli e 50 famiglie restano senza pacco viveri. È successo al Campasso dove, con le ultime piogge, lo scolmatore di via Pellegrini è tracimato mandando a bagno biscotti, latte e ravioli, in consegna per oggi.
“Quando hanno pulito lo scolmatore hanno portato via solo i rami e i tronchi più grossi, così gli altri residui lo hanno intasato e l’acqua è entrata tutta dentro. Questo mese dovevamo dare i pacchi alle persone ma non possiamo più dare niente”, racconta il referente che poi lancia un appello: “Se qualcuno avesse dei frigoriferi da regalarci, i nostri sono alluvionati. Un’anima buona che ci aiuti a rimettere un po’ in sesto per ricominciare”.
Una situazione, questa dello scolmatore di via Pellegrini, che è stata denunciata anche in Consiglio Comunale dove la capogruppo PD Cristina Lodi, ha presentato un’interrogazione a risposta immediata proprio giovedì scorso.
“Grazie alle sollecitazioni dei consiglieri municipali del gruppo PD come Fabrizio Maranini – conferma Lodi -, abbiamo chiesto spiegazioni perché già dava segnali di mal funzionamento prima che succedesse tutto questo. Ci è stato detto che non era intasato dirami e che ci sarebbero stati dei sopralluoghi”.
Purtroppo l’acqua è stata più veloce delle ispezioni.
Ribadisce Lodi con una punta di veleno: “Io sono molto arrabbiata primo perché i sopralluoghi non ci sono stati, e poi perché queste persone non hanno ancora visto nessuno. Lo scolmatore è strapieno di acqua e di fango e qui non c’è nessuno. Queste persone si occupano di 50 famiglie del Campasso in difficoltà e dunque o il Comune viene a sistemare lo scolmatore, o si prende in carico le famiglie”.
Ieri, senza ricevere risposta, abbiamo contattato l’Assessore Matteo Campora, che ha ricevuto da Bucci la regia unica di AMIU e A.S.Ter, e mentre scriviamo ci informano che è in corso la pulizia. Con molto ritardo. La ditta privata che è arrivata sul posto, infatti, ha ricevuto comunicazione di dover intervenire solo alle tre di questo pomeriggio.
Domani la città è un’altra volta in allerta: siamo sicuri che in mezza giornata si riuscirà a sbloccare lo scolmatore? Ma che importa. Ormai l’acqua ha già spazzato via anche la solidarietà.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.