Genova – Ricerca e speranza. I passi da gigante fatti nella diagnosi e nella cura delle neoplasie dei bambini e dei ragazzi hanno cambiato il futuro dei pazienti: oggi l’82% dei bambini e l’86% degli adolescenti che si sono ammalati di cancro sono in vita a cinque anni dalla diagnosi di tumore, e 3 su 4 guariscono completamente.
“La ricerca ha permesso di rovesciare prognosi terribilmente infauste fino a 30, 40 anni fa – spiega Carlo Dufour, Direttore del Polo di Emato Oncologia Trapianto di Midollo Osseo e della UOC Ematologia dell’Istituto Giannina Gaslini -, negli anni ’80 la percentuale di guarigione era del 20-30%. Non solo, oggi la ricerca ha la possibilità di dare delle chances a quel 15-20% di forme che non sono ben curabili con la chemioterapia o con il trapianto di midollo osseo e che, con le nuove terapie intelligenti, hanno la possibilità di essere recuperate”.
Ne sa qualcosa il Direttore del Polo di Emato Oncologia che proprio per “il lavoro pionieristico nella scoperta di terapie più efficienti” ha ricevuto, a metà dicembre del 2019, l’International Merit Award della “Fundacion Anemia de Fanconi” in occasione del IX International Meeting del Network che si è tenuto a Bilbao, in Spagna.
“Il Gaslini è un centro di riferimento importante – precisa Dufour -, non solo per le leucemie e i tumori ma anche per le malattie più rare come l’anemia di Fanconi, che hanno la possibilità di essere diagnosticate, studiate e in alcuni casi anche curate. Questo a conferma del fatto che il Gaslini ha una valenza polispecialistica sostanzialmente unica”. Valenza riconosciuta anche all’estero, conferma Dufour che “la percentuale di bambini che vengono a curarsi al Gaslini da fuori regione e dall’estero arriva al 55%”.
Di tutto questo si è parlato ieri, durante l’incontro organizzato a Genova dai Lions in occasione della Giornata Mondiale dell’Oncologia Pediatrica, incontro che ha avuto anche l’intento di far conoscere le molte associazioni di volontariato dedicate ai piccoli pazienti affetti da patologie oncologiche e alle loro famiglie.
“Il volontariato è fondamentale – conclude Dufour -. Sono tante le necessità dei pazienti affetti da tumore, pensiamo soprattutto ai bambini piccoli che non sono indipendenti e hanno bisogno di tutto come del resto le loro famiglie. Io sono convinto che parte dei risultati eccellenti che la pediatria oncologica in generale sta ottenendo, dipenda anche dal fatto che attorno al malato si è creata una rete di assistenza che copre tutti i bisogni non strettamente medici, ma che fanno parte importante del piano di cura”.
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