Genova – Una distesa di ghiaia è comparsa in zona autoparco: pagata da chi? E fatta da chi? E con quali soldi?
Comincia così, con una serie di domande a raffica, la seduta della Commissione V sulla delibera che prevede il parcheggio per i mezzi pesanti a Cornigliano, in votazione domani.
Quattro ore buone di discussione, stamattina a Tursi, per arrivare a poche risposte scarne e a un laconico: “Telefonerò a Società per Cornigliano per avere dei riscontri su tutte quelle che sono state le vostre richieste. Grazie”. Frase che l’Assessore all’Urbanistica e Progetti di Riqualificazione del Comune di Genova, Simonetta Cenci, ha pronunciato in chiusura di assemblea ignorando completamente le ripetute sollecitazioni del consigliere Enrico Pignone a dar corso agli atti per far sloggiare Spinelli dall’area che ancora oggi occupa abusivamente, senza mai aver pagato la penale da 1 milione di euro che deve al Comune, e che risolverebbe il problema della mancanza di aree per ospitare gli autotrasportatori.
Sono in tanti, tra la minoranza, a battere questo tasto: c’è Stefano Bernini che rimarca il fatto di aver dato lui lo sfratto a Spinelli quando era Presidente di Società per Cornigliano. Poi Mauro Avvenente che punta il dito contro il Comune: “Ci sono le sentenze del Consiglio di Stato. Dispiace che l’amministrazione abbia per lui un occhio di riguardo“.
Legato storicamente al Centro Sinistra del Presidente Claudio Burlando e promotore della sua creatura, la Fondazione Maestrale, Spinelli evidentemente non disdegna il nuovo Governatore.
È Luca Pirondini che in aula fa l’inventario dei finanziamenti che “l’asso pigliatutto del porto” ha versato alla Fondazione Change: due tranche tra il 2017 e il 2018 per un totale di 25.000 euro, l’ultima dopo aver ottenuto la concessione per l’uso di 14.000 mq di banchine. Un importo che raggiunge i 40.000 euro aggiungendo i bonifici del 2015 al Comitato Giovanni Toti Liguria.
Di più. Denuncia ancora Pirondini che 102.000 euro della Fondazione Change sono andati alla campagna di Bucci: “Cosa intendete fare? Il bene della città o calarvi le braghe davanti a chi paga le campagne elettorali?”.
Rispetto al passato non cambia molto… In mezzo, tra bonifici, fondazioni, e riqualificazioni mancate, ci stanno i cittadini: “Le istituzioni devono rappresentare gli interessi di tutti. Siamo cittadini e abbiamo il diritto di contare anche noi e non solo Spinelli”. È un messaggio chiaro quello di Patrizia Avagnina, Presidente del Comitato Difesa Salute e Ambiente Cornigliano, che precisa: “Lui ha venduto l’area e ha bisogno di sgombrare Campi, e intanto resta dove lo ha messo la Sindaca Vincenzi, facendo anche lei un bel blitz in Consiglio Comunale. Ora ci viene anche detto che dal 6 marzo, data della disdetta dell’area Campi, ci ritroveremo i camion sparsi per la città. Noi ricatti non ne accettiamo. Vi chiedo di fare un passo indietro”, continua Avagnina che riserva un tono di sfida alla chiusura del suo intervento: “Vi comunico che abbiamo chiesto un incontro al Prefetto e che in città vi ritroverete la mobilitazione di tutte quelle anime che si sentono escluse da voi”.
Non è un momento facile neanche per gli autotrasportatori, l’autoparco è una misura che si attende da anni e bruciano le occasioni perse: come quando AMT decide di mettere all’asta proprio le aree di Campi dopo che Luigi Merlo, ex Presidente di Autorità Portuale, le aveva dichiarate troppo costose “lasciandole” a Spinelli che le acquista nel 2006.
“Stiamo parlando di 1.000 posti di lavoro”, dichiara il segretario regionale UIL Mario Ghini che poi fa rivoltare l’aula: “Stiamo parlando del porto forse più importante del paese e io penso che non si possa relegare tutto a una diatriba di quartiere“.
Sorvolando sull’espressione bega di quartiere e sulla contrapposizione fritta e rifritta tra salute e lavoro, la domanda è: perché tutti i sindacalisti sono venuti in Commissione a parlare di autoparco quando nelle aree dietro villa Bombrini si sta cercando di fare un parcheggio? Eppure le differenze non sono di poco conto perché un autoparco prevede dei servizi per gli autisti come bagni e docce, e questo i sindacati di categoria dovrebbero saperlo.
Se lo è chiesto anche Mario Bianchi, Presidente del Municipio VI di cui Cornigliano fa parte: “Non ho ben capito di cosa stiamo parlando, perché i sindacati riflettano di autoparco mentre qui si discute di un parcheggio temporaneo. Se Genova ha bisogno di un autoparco questo parcheggio non risolverà i problemi“.
È un dato di fatto al quale si aggiunge un “vizio di procedura” denunciato da Bianchi: “Il Municipio ha scoperto che era stato firmato un pre accordo con RFI quando ormai era già stato siglato. Ci troviamo di fronte a una decisione già presa a priori. Il mio territorio non è disponibile e non voterà mai la variante del piano urbanistico”. Una posizione importante solo dal lato politico, il parere del Municipio, infatti, non è vincolante.
Sul piede di guerra anche i consiglieri di maggioranza, in testa Maurizio Amorfini che ci tiene a ribadire che la delibera non cambia nulla perché “i TIR a Cornigliano ci sono già, sono a 1 km di distanza”, e poi lancia una frecciata al PD: “Invece di parlare dovreste fare dei mea culpa”. Una risposta agli avversari arriva anche da Valeriano Vacalebre che contro i dem rilancia: “Perché questa saggezza non l’avete usata quando governavate voi?”.
Amorfini e Vacalebre sono due delle cinque voci che in Consiglio Comunale rappresentano il Municipio VI, le altre, sul lato opposto della barricata, ci sono andate giù pesante contro l’idea di piazzare i mezzi pesanti a villa Bombrini. Dopo Bernini e Pignone, è Fabio Ceraudo ad affilare le armi e lo fa puntando sui numeri: “I dati sulla mortalità a Cornigliano dell’epidemiologo Valerio Gennaro parlano chiaro, è 3 volte quella di Taranto e voi volete aggiungerci il transito dei TIR invece di fare la riqualificazione”.
Una cosa è certa: dal 6 marzo, data di scadenza del contratto a Campi, gli autotrasportatori non avranno un posto dove parcheggiare i TIR e il guaio potrebbe durare un bel po’ visti i tempi di approvazione della modifica al PUC che, solo di pubblicazione, prevedono 30 giorni. Figuriamoci se a qualcuno saltasse in mente di fare delle osservazioni o, peggio, di ricorrere al TAR.
Ma c’è una novità, mentre scriviamo, una fonte vicina all’Autorità Portuale ci fa sapere che nella mattinata di domani è in programma un incontro con il Sindaco Bucci che potrebbe aver trovato un’area alternativa a Bombrini.
Lo annuncerà in Consiglio Comunale?
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.