Genova – Varata in quota questa mattina la seconda maxi-campata in acciaio da 100 metri del nuovo viadotto. Il tratto di impalcato che scavalca il torrente Polcevera, issato a 40 metri di altezza fra la pila 9 e la pila 10, è l’undicesimo varo in cantiere in 5 mesi e porta la lunghezza della nuova opera a 650 metri, oltre la metà del totale.
Le dimensioni della struttura in acciaio, che pesa 1.800 tonnellate, hanno richiesto l’utilizzo di speciali apparecchiature, gli strand jack, capaci di garantire la salita della campata di 5 metri all’ora, ma anche di particolari operazioni preparatorie dovute anche al peculiare posizionamento dell’impalcato, a cavallo del Polcevera. È stato infatti necessario intervenire direttamente nell’alveo del torrente per creare prima, e ripristinare negli scorsi giorni a seguito del maltempo, l’isola artificiale che ha sostenuto i carrelli per la movimentazione dell’impalcato.
“In un momento tanto difficile per tutta l’Italia, – ha detto Alberto Maestrini, presidente di PERGENOVA – voglio ringraziare tutti coloro che, lavorando in modo instancabile, hanno reso possibile questo nuovo traguardo nella realizzazione del nuovo Ponte, dando ancora una volta una concreta testimonianza delle capacità dell’industria italiana”.
Sono 600 i lavoratori in campo per la ricostruzione del viadotto, 1.000 se si considera l’indotto. A loro vanno anche il pensiero dell’AD di PERGENOVA Nicola Meistro che parla di “un’operazione dall’altissimo valore simbolico che avvicina la restituzione del nuovo Ponte ai cittadini. Il lavoro ininterrotto delle 600 persone dimostra come Genova e l’Italia intera non si siano mai arrese e come trovino sempre la forza di reagire. Una forza che deriva dallo spirito di collaborazione e dal senso di responsabilità di cui gli italiani stanno dando prova anche in questo momento”.
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