Coronavirus, timori in Consiglio Comunale: salta la seduta di martedì prossimo
Genova – Sul caso della dirigente di Tursi risultata positiva al Coronavirus, dopo i consiglieri d’opposizione si muove anche la Maggioranza. A chiedere al Sindaco perché non ne abbia dato notizia dopo la lettera ricevuta dal direttore di Hurban Lab che avvisava dalla positività di una dirigente, sono Alberto Campanella, Capogruppo di Fratelli d’Italia, e Francesco De Benedictis, Capogruppo di Direzione Italia.
“Considerato che la prevenzione sembra essere il mezzo più efficace per contrastare la pandemia, sarebbe stato doveroso, da parte dell’Amministrazione Comunale, comunicare tempestivamente la positività del collega che fino a pochi giorni fa è venuto presumibilmente a contatto con altri soggetti sul posto di lavoro”, scrivono i consiglieri in una lettera inviata oggi al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Direttore Generale del Comune di Genova, e poi chiedono di sottoporre al tampone tutti i contatti della dirigente: “Si chiede se l’Amministrazione Comunale non ritenga doveroso che tutte le persone venute a contatto con il Dirigente in questione siano eventualmente sottoposte a controllo sanitario mediante apposito tampone”, dichiarandosi disponibili a effettuarlo loro stessi, “anche a pagamento”.
Sui tamponi l’amministrazione si è già espressa ieri, con una nota stampa inviata per zittire la polemica innescata dalla fuga della notizia, dicendo che “le operazioni di profilassi sono scattate automaticamente, avvisando tutti coloro che sono venuti in contatto con il soggetto trovato positivo. Le strutture sanitarie non hanno raccomandato ulteriori tamponi. Il Comune di Genova ha preso da subito misure di sanificazione straordinarie per l’emergenza Covid19 per tutelare la salute dei propri dipendenti”.
Ma intanto, la seduta del consiglio comunale di martedì prossimo è saltata.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.