Reggio Calabria – È Antonino Filocamo, vicino al boss Cortese, il nuovo pentito di Reggio.
Filocamo è stato arresto il 9 luglio scorso nell’ambito dell’operazione “Pedegree” con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Nei giorni scorsi, l’affiliato alla cosca Serraino ha deciso di saltare il fosso prima che la sua posizione venisse discussa davanti al Tribunale del Riesame e quando si è trovato di fronte i magistrati reggini, ha comunicato l’intenzione di collaborare. L’indagato è stato così trasferito in un carcere fuori della Calabria destinato ai collaboratori di giustizia, in attesa di poter rendere dichiarazioni più dettagliate ai pm guidati dal procuratore di Reggio Giovanni Bombardieri.
Stando all’inchiesta “Pedegree”, Antonino Filocamo avrebbe “assicurato sostegno economico e materiale” al boss Maurizio
Cortese durante il periodo di detenzione di quest’ultimo. L‘inchiesta ha dimostrato come il nuovo collaboratore di giustizia abbia agevolato le comunicazioni del capocosca dei Serraino con l’esterno del carcere. Per conto di Maurizio Cortese, inoltre, avrebbe formulato richieste estorsive a imprenditori e commercianti che dovevano sostenere economicamente i detenuti affiliati alla cosca.
Il pentito si era visto sequestrare anche il bar “Royal Café” che gestiva sul viale Calabria, a poche decine di metri dall’aula bunker. Durante la perquisizione dell’esercizio commerciale, il giorno dell’arresto, gli agenti della Squadra mobile hanno trovato una pistola riconducibile a Filocamo.
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