Così il primario Enzo Andorno in una lettera di protesta inviata alla dirigenza del Policlinico genovese
Genova – “È inaccettabile essere costretti a rinviare per la terza volta un intervento per tumore”.
Inizia così ma mail di protesta del Professor Andorno, primario di Chirurgia dei trapianti a Genova. Il problema sono le terapie intensive, necessarie dopo interventi oncologici, ma non solo, di una certa importanza. E al netto delle rassicurazioni, quanto pare le terapie intensive sono opzionate per eventuali emergenze Covid e quindi c’è una certa dilatazione degli interventi. È il caso di una donna con un cancro al pancreas che si è vista rinviare l’intervento per ben tre volte. Manca anche il personale infermieristico che va comunque preparato adeguatamente.
Ne abbiamo parlato QUI anche con il neo consigliere di Linea Condivisa Gianni Pastorino che da mesi chiede chiarezza sulle terapie intensive. Se, come pare dal comunicato del San Martino che pubblichiamo integralmente, si sono avviare le procedure per assegnare i lavori per portare le intensive a 70 posti, speriamo che la decisione non sia tardiva. Certo sarebbe stato opportuno non ridursi a questi punti e iniziare le procedure almeno tre mesi fa.
Il comunicato del San Martino sulle terapie intensive
“Riguardo a presunti ritardi negli interventi di chirurgia oncologica al Policlinico San Martino, la Direzione precisa quanto segue: i 50 posti letto attivi nelle terapie intensive del Policlinico San Martino, hub regionale per l’emergenza, sono sempre molto ambiti dato che rispondono non solo alle esigenze del Policlinico ma anche per i casi più delicati provenienti da altri ospedali. Nonostante l’emergenza Covid per cui 14 dei 50 posti letto sono al momento dedicati a pazienti Covid positivi, la Direzione del Dipartimento Emergenza ha sempre fatto fronte, anche in periodo di lockdown, alle necessità di chirurgia oncologica in base alle indicazioni ed alle priorità stabilite dai Disease Management Teams (DMT), i gruppi multidisciplinari che valutano ciascun caso per confermarne l’indicazione chirurgica.
Nel caso specifico di tumore del pancreas citato dal Dottor Andorno nella sua intervista, la Direzione del Dipartimento Chirurgico ha segnalato che nel corso della discussione in seno al DMT dedicato alle neoplasie del pancreas e del tratto epatobiliare erano stati richiesti approfondimenti diagnostici prima di confermarne l’operabilità. La paziente è stata operata venerdì scorso verosimilmente a seguito della conferma dell’indicazione, ed è ora ricoverata in terapia intensiva.
Seguendo le indicazioni ministeriali emanate a seguito dell’emergenza Covid, il Policlinico ha presentato progetti per portare la dotazione letti di terapia intensiva a 70 posti per far fronte alle aumentate richieste. Quanto prima verranno avviate le procedure amministrative per l’assegnazione dei lavori”.
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.