L’appello era stato discusso a novembre e poi il Collegio aveva trattenuto il fascicolo “in decisione”. Oggi il deposito della sentenza
Savona – Vittoria al Consiglio di Stato delle istituzioni liguri e di ARPAL contro Italiana Coke, azienda di Cairo Montenotte che si occupa distillazione di carbone fossile, condannata in via definitiva ad adeguarsi alle prescrizioni previste dall’Autorizzazione Integrata Ambientale, con l’adeguamento dell’impianto alle migliori tecniche disponibili in materia ambientale.
Nel 2019 il TAR aveva accolto il ricorso dell’azienda
Il pronunciamento del Consiglio di Stato fa seguito alla sentenza con cui il Tar, nel 2019, accogliendo il ricorso dell’azienda aveva annullato il provvedimento degli enti pubblici liguri, ricorsi a loro volta in appello all’ultimo grado di giudizio della giustizia amministrativa.
Sforati i valori di benzopirene
Nell’agosto 2020, a seguito dell’evidenza del superamento del valore obiettivo per il benzopirene emersa dalla ‘valutazione dei dati della qualità dell’aria rilevati nelle postazioni del territorio comunale di Cairo Montenotte per il 2019’, Regione Liguria aveva adottato con delibera di Giunta un ‘Piano d’azione per il risanamento della qualità dell’aria per la zona denominata Savonese-Bormida’, in particolare per Cairo Montenotte a tutela salute pubblica, con la costituzione di una Commissione tecnica per eseguire aggiornamenti sulle rilevazioni di inquinanti presenti nell’aria ed effettuare anche ulteriori approfondimenti per individuare la fonte emissiva in particolare del benzopirene.
Il ripristino dell’AIA e l’obbligo di adeguare gli impianti
Oggi, con questa sentenza del Consiglio di Stato che ha condannato Italiana Coke anche al pagamento delle spese processuali, è stata ripristinata la piena vigenza dell’AIA con conseguente obbligo del Gestore ad adeguarsi alle prescrizioni a suo tempo impartite. Inoltre, in ragione del Piano d’azione adottato per il territorio della Val Bormida dalla Regione Liguria, la Provincia di Savona di concerto con la Commissione tecnica valuterà le eventuali ulteriori prescrizioni per garantire la tutela della salute e dell’incolumità pubblica della popolazione
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