Bombe su un monumento al Memoriale per l’Olocausto di Babi Yar e su Kharkiv, città gemellata con Genova
Almeno 21 persone sono morte e altre 112 sono rimaste ferite nei cannoneggiamenti russi su Kharkiv, città gemellata con Genova.
Lo ha reso noto alla Bbc il sindaco della città del nord-est dell’Ucraina, dove nella notte sono atterrati i paracadutisti russi. Il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov, sempre citato da Bbc, ha detto che “il nemico russo ha subito perdite significative”.
Allo stesso tempo, i militari russi hanno affermato di aver conquistato la città strategica di Kherson, nel sud dell’Ucraina, mentre per oggi è atteso il secondo round di colloqui per cercare la tregua, vertice che si dovrebbe tenere in Bielorussia. E il Cremlino si è detto, in effetti, pronto “a riprendere i negoziati questa sera”.
Ma intanto il convoglio di blindati, una colonna di oltre 60 chilometri, prosegue la sua marcia su Kiev, dove ieri un razzo ha colpito la Torre tv provocando 5 morti. Nel mirino anche la cattedrale di Santa Sofia, nella capitale, patrimonio dell’Unesco. Attaccato anche un monumento al Memoriale per l’Olocausto di Babi Yar che ricorda lo sterminio di 30mila ebrei ucraini uccisi dai nazisti nel settembre del 1941.
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