Traverso, SIAP: “Se lo avessimo avuto nel 2018, il drammatico caso di Jefferson Tomalà sarebbe andato diversamente”
Genova – Anche Genova rientra tra le 18 città dove si prevede l’impiego di circa 4.500 pistole elettriche da parte degli equipaggi delle forze di polizia impiegate nei servizi di prevenzione e controllo del territorio. Finita la sperimentazione, per il capoluogo ligure la data di partenza dovrebbe essere quella del 28 marzo.
Il SIAP, attraverso il proprio Segretario Generale Giuseppe Tiani, ha immediatamente espresso soddisfazione dell’annuncio divulgato dal Ministro Lamorgese, poiché si trasforma in realtà una nostra richiesta di alcuni anni fa.
Infatti la nuova arma garantirà sia una maggiore sicurezza dei poliziotti nei vari contesti operativi, sia la vita dei soggetti colpiti dal taser, perchè la scarica elettrica non letale si limita a inibire i movimenti degli aggressori.
Roberto Traverso, dirigente nazionale del sindacato, in una nota auspica “che al più presto possano essere distribuite anche le body cam al personale impiegato nei servizi di ordine pubblico, in quanto strumento essenziale alla rapida individuazione dei violenti nell’ambito delle manifestazioni.
Il rappresentante sindacale ricorda che già 14 anni fa il SIAP rivendicò l’introduzione delle body cam nel corso di un convegno tenutosi proprio a Genova, a Palazzo Rosso.
Nel capoluogo ligure la formazione del personale abilitato ad utilizzare il taser è partita da tempo e sta interessando i poliziotti delle “Volanti” dipendenti dalla Questura e le pattuglie della Polizia Stradale e del Reparto Prevenzione Crimine Liguria.
A Genova nel 2018 subito dopo il drammatico intervento di polizia che obbligò un poliziotto a utilizzare l’arma in dotazione per legittima difesa contro Jefferson Tomalà, il SIAP evidenziò da subito che sicuramente se quel collega avesse avuto in dotazione il taser, l’aggressore probabilmente non sarebbe morto.
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