Gli servivano per gestire gli affari illeciti e mantenere i rapporti con i suoi sodali sparsi in tutto il Sud America e in vari Stati europei
Rocco Morabito, il boss della ‘ndrangheta e re del traffico internazionale di droga, nella sua villa con piscina a Montevideo in cui fu arrestato nel 2017 aveva con sé 12 carte di credito e 13 telefoni cellulari. Materiale che gli serviva per gestire i suoi affari illeciti e mantenere i rapporti con i suoi sodali sparsi in tutto il Sud America e in vari Stati europei. Nel suo rifugio uruguayano aveva anche una serie di carnet di assegni, una consistente somma di denaro in contanti, una Mercedes e un passaporto brasiliano.
Il 24 giugno del 2019 Morabito evase, insieme ad altri tre detenuti, dal carcere di Montevideo attraverso un tunnel e si rifugiò a Joao Pessoa, in Brasile, dove fu arrestato per la seconda volta il 25 maggio del 2021.
Era da quest’ultima data, dunque, che si attendeva l’estradizione in Italia del boss, concretizzatasi stamattina con il suo arrivo nell’aeroporto di Ciampino.
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