Accusato di crimini contro l’umanità ha assassinato 17 civili
Sarajevo – Un tribunale bosniaco ha condannato oggi a 20 anni di carcere Momcilo Tesic, ex militare serbo-bosniaco accusato di crimini di guerra e contro l’umanità.
Tesic, come riferito da fonti Ansa, è stato riconosciuto colpevole in particolare dell’uccisione di 17 musulmani a Srebrenica. Durante il processo non è stato dimostrato che Tesic avesse intenti genocidi, ma che fosse a conoscenza degli attacchi brutali e sistematici contro la popolazione civile dell’enclave protetta di Srebrenica. La testimonianza che lo ha inchiodato è quella di un uomo sopravvissuto all’eccidio e in particolare si è salvato dalla furia omicida di Tesic.
A Srebrenica le truppe serbo-bosniache al comando del generale Ratko Mladic massacrarono nel luglio 1995 più ottomila civili musulmani, un crimine che la giustizia internazionale ha qualificato come genocidio. Mladic e il leader politico dei serbi di Bosnia Radovan Karadzic sono stati condannati all’ergastolo per crimini di guerra e contro l’umanità, in particolare per le stragi di Srebrenica e l’assedio di Sarajevo nel conflitto del 1992-1995 in Bosnia.
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