Rigassificatore a Piombino: dopo il via libera della Regione, il Sindaco annuncia il ricorso al Tar

“Un percorso amministrativo proiettato fin da subito a concedere l’autorizzazione, non a valutare la fattibilità dell’opera”

Livorno – “Dal nostro punto di vista la firma dell’autorizzazione alla realizzazione dell’opera da parte del Commissario, Eugenio Giani, non sposta il punto: aveva annunciato già venerdì, in coda della Conferenza dei servizi, che sarebbe andato avanti e l’ha fatto. Volontà già affermata fin dal primo giorno. Altrettanto, noi avevamo risposto che avremmo impugnato l’autorizzazione di fronte al Tar e lo faremo”.
Così il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, dopo la firma da parte del presidente di Regione Toscana e commissario straordinario, Eugenio Giani, per l’autorizzazione al rigassificatore di Piombino.

Ferrari: “Il procedimento fa acqua da tutte le parti”

“Poco importa se l’intesa e la relativa autorizzazione sono condizionate all’accettazione del Memorandum“, cioè una proposta di intesa in 10 punti sulle compensazioni, approvata dalla giunta e che sarà inviata al Governo. Il documento – denuncia Ferrari – “sembra più un tentativo di lavarsi la coscienza che uno strumento concreto per il rilancio del territorio. Quel documento è una lista di richieste vuota e lontana dalle reali esigenze di Piombino. Da quel documento emerge chiaramente quanto il commissario Giani sia poco aggiornato sulla storia della città e non conosca minimamente il territorio, il suo cambio di passo e le relative nuove esigenze”.
Commenta così Ferrari il processo che ha portato all’autorizzazione al rigassificatore in porto.
“A onor del vero – aggiunge -, una cosa è evidente da tempo: se Giani conoscesse Piombino certamente non avrebbe scelto di essere il promotore di un rigassificatore nel suo porto”.

Per Ferrari il percorso amministrativo, così come impostato dal Commissario straordinario, è stato proiettato fin da subito a concedere l’autorizzazione, non a valutare la fattibilità dell’opera, e non ha tenuto conto delle enormi criticità che il Comune di Piombino ha sollevato. Inoltre, lo ha addirittura voluto blindare attraverso l’intesa Stato Regione, un atto prettamente politico. Il decreto che disciplina l’iter burocratico parla chiaro: il Governo propone l’opera e la Regione si fa garante del territorio chiedendo anche un parere alla Provincia e al Comune. Il parere del Comune è stato ovviamente negativo ma Eugenio Giani, questa volta in qualità di presidente della Regione, ha comunque firmato l’intesa. L’intero procedimento – conclude il sindaco -, però, fa acqua da tutte le parti e pone le basi concrete sulle quali costruiremo il ricorso”.

Il Comitato Liberi insieme per la salute: nessuna valutazione di impatto ambientale

“Abbiamo sperato fino all’ultimo. Giani ci ha fatto capire che in Italia non vige più lo stato di diritto, la costituzione ormai è carta straccia, la democrazia solo un vago ricordo, con la scusa di un’emergenza, si arroga il diritto di calpestare la volontà dei cittadini, nonostante il nostro sindaco Ferrari e i suoi validissimi e competenti esperti, abbiano portato alla luce moltissime criticità. Nonostante tutto, Giani ha messo quella ignobile firma che metterà in pericolo non solo Piombino ma anche mezza Val di Cornia”.

Così Francesca Marino, portavoce del Comitato Liberi insieme per la salute, commenta la firma di oggi.
“Nonostante abbia dichiarato che avrebbe fatto due valutazioni di impatto ambientale non ne ha fatta nemmeno una. Questo è l’ennesimo precedente per l’Italia molto pericoloso, perché con la scusa di una qualsiasi emergenza il governo potrà imporre tutto ciò che vorrà, stando al di sopra di qualsiasi legge nazionale e europea. Piombino ne è la dimostrazione. Spero nel nuovo Governo che mi possa smentire. Noi non ci fermeremo, abbiamo perso una battaglia ma non la guerra”.

Snam, soddisfatti e pronti a procedere

Dall’altro lato della barricata, Snam esprime “soddisfazione per la positiva conclusione dell’iter autorizzativo del Progetto Fsru Piombino“.
Lo si legge in una nota in cui sottolinea che il rigassificatore “contribuirà in maniera determinante alla sicurezza e alla diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese. L’atto autorizzativo espresso dal Commissario straordinario di Governo – spiega Snam – riporta, al suo interno, diverse prescrizioni tecniche e procedurali che la società vaglierà già nei prossimi giorni per consentire il tempestivo avvio dei lavori e fare tutto quanto possibile per disporre dell’unita’ operativa entro i tempi previsti”.

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