Cinque donne uccise, cinque cold case, cinque inchieste riaperte sui delitti di Genova. Cinque storie vere e mai svelate fino in fondo, mentre sulla scena i caratteri, le contraddizioni e i misteri di una città
Genova – “Cinque donne”, il libro di Tommaso Fregatti, Marco Grasso, Matteo Indice e Marco Menduni, ripercorre cinque casi freddi genovesi di donne uccise senza che sia mai stato scoperto il colpevole.
Cuore dell’inchiesta giornalistica, che ha portato nuovi spunti alle indagini, è il grande lavoro di rilettura “dei vecchi fascicoli archiviati, dei verbali e delle intercettazioni”, spiega Indice che poi conferma: “Abbiamo colto elementi che in passato non erano mai stati colti e le tracce che si trovano in questo libro sono alla base di nuovi accertamenti riavviati dagli investigatori”.
Un lavoro meticoloso, che ha richiesto mesi per ricostruire l’ambiente che si nascondeva dietro questi omicidi e, per la prima volta, ha fornito un racconto esauriente e particolareggiato: “Siamo riusciti a raccontare quanto non era mai stato raccontato grazie a un impegno d’equipe”, osserva Grasso mentre ci svela qualche particolare su quello che tutti ricordano come il “delitto del trapano”.
Ascoltiamo le interviste.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.