Genova – “Perché commemorare i caduti di Salò e proprio nelle vicinanze del 25 aprile? E con la fascia tricolore? È stata una cagata pazzesca!“.
Non usa mezzi termini Paolo Putti, capogruppo di Chiamami Genova, che giudica gli avvenimenti di questo pomeriggio, in Consiglio Comunale, come la solita mancanza di assunzione di responsabilità da parte della maggioranza: “Io speravo di sentire, oggi, dal Sindaco che c’era stato un errore, che aveva perso di vista un consigliere per qualche minuto e ha fatto una cosa che non doveva fare”.
Di certo l’intervento del Sindaco, poco efficace e dove non c’è stata una presa di posizione chiara, ha lasciato perplessi un po’ tutti: il pubblico che gridava “ce l’avete dietro la medaglia”, i giornalisti ai quali non ha risposto, l’opposizione che dopo il suo discorso ha abbandonato l’aula.
Continua Putti: “C’è stato il solito atteggiamento per cui si sposta l’attenzione su altro, su #Genovameravigliosa, e non ci si assume quella responsabilità, magari piccola, però importante”, e poi tiene a precisare: “Eravamo in un momento in cui si commemorava il 25 aprile, il sacrificio di tanta gente, e tu vai a commemorare i caduti di chi cercava di mantenere l’Italia sotto una dittatura?”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.