Genova – Le vicende genovesi dimostrano che Gianroberto Casaleggio si sbagliava. La rete non è sovrana, il sovrano è BeppeDio.
“Questo fatto è stato molto grave – dichiara Marika Cassimatis, la vincitrice delle Comunarie del M5S, scomunicata da Grillo – per questo motivo noi portiamo avanti una battaglia che non è legata soltanto alle nostre persone ma è una battaglia per fare chiarezza su qual è il messaggio. Cos’è oggi il Movimento 5 Stelle se disconosce quello che era un punto fondante, cioè la democrazia dal basso che si esprime attraverso il portale, il blog e le votazioni on line?”.
Sta portando avanti la procedura di ricorso al TAR, l’ex candidata sindaca del Movimento, per chiedere la sospensiva della Lista Pirondini e la riabilitazione della Lista Cassimatis. “Difficile prevedere come andrà a finire questa battaglia – continua – Al Movimento chiedo trasparenza, chiarezza e la presentazione della documentazione di cui si è parlato nel post di Beppe Grillo, del 17 marzo”.
I documenti sono quelli che dovrebbero dimostrare i suoi comportamenti che avrebbero “ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del Movimento 5 Stelle”. Così si legge sul Blog.
“Ma – puntualizza – in 10 giorni non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Speriamo che arrivi”.
Poi sulle linee guida del programma di Pirondini precisa: “Noi portavamo avanti con forza e determinazione tutti i principi della Carta di Firenze. Ora ci viene il sospetto che poi, tutto sommato, forse il cemento potrebbe anche andare. Invece no. Per quanto ci riguarda, era un no deciso. Un NO gronda, NO TAV“.
Simona Tarzia
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.