Commissione d’inchiesta del MIT, ecco le dichiarazioni shock del responsabile della Direzione nuove opere di ASPI
Genova – “Errori
madornali che sarebbero accettabili su un ponticello su un ruscello”.
Sono le parole che Alberto Selleri, il responsabile della Direzione realizzazione nuove opere di ASPI che è distaccato a Genova per seguire il progetto della Gronda, ha pronunciato davanti alla Commissione d’Inchiesta del MIT quando gli è stata mostrata la tabella di valutazione sismica e dei coefficenti di sicurezza del Morandi, il 13 settembre 2018. Un mese dopo la tragedia.
Selleri, che non è indagato né coinvolto nel crollo del viadotto sul Polcevera, davanti ai dati in mano al MIT ha mostrato un serio imbarazzo: “Sulla sicurezza mi sembra che ci sia qualcosa che non funziona. Questa tabella avrebbe meritato un approfondimento”, e poi ha dato un colpo di spugna alle dichiarazioni reticenti dei vertici, Castellucci in testa, che hanno giocato a scaricabarile: “Se dopo le verifiche non tornano i conti, il progettista normalmente alza la mano e dice che c’è qualcosa che non va”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.