Roma – È arrivata nella tarda serata di martedì la sentenza della Seconda Sezione della Corte di Cassazione che rigetta il ricorso e mette la parola fine al processo La Svolta condannando in via definitiva gli ‘ndranghetisti del cosiddetto “sottogruppo di Bordighera”: i fratelli Giovanni e Maurizio Pellegrino, che dovranno scontare in carcere rispettivamente 10 anni e 6 mesi il primo, e 10 anni il secondo, e Antonino Barilaro condannato a 7 anni.
A Roberto Pellegrino, terzo fratello condannato nell’appello bis a 9 anni e 3 mesi, la Corte ha decurtato un anno dichiarando il ricorso inammissibile tranne che per un reato legato alla droga.
Conferma della Corte anche per il sequestro dei beni.
Si dovrà ridiscutere, invece, la pena per Giuseppe Cosentino, condannato a 7 anni nel corso dell’appello bis. Pe lui i giudici hanno rinviato gli atti alla Corte d’Appello per rideterminarne la richiesta di condanna dopo aver annullato l’aggravante dell’associazione di stampo mafioso.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.