Ritardano i lavori per la roggia Rolla
Genova – Quando non sono sott’acqua dopo un’allerta, via Borzoli e via Ferri sono soffocate dal traffico.
E anche oggi il sabato trascorre con tutti gli automobilisti incolonnati, forse per via di un semaforo mal posizionato proprio dove il Comune sta facendo i lavori per la messa in sicurezza idraulica del rio Fegino.
Ma almeno, direte voi, si risolverà il problema degli allagamenti e i pochi esercizi commerciali che eroicamente resistono alle alluvioni potranno tirare un sospiro di sollievo.
Tubi abbandonati
Invece non è proprio così, perché a fronte dell’ottimismo dei tecnici comunali che hanno previsto il termine dei lavori per l’inizio di dicembre, il cantiere si è fermato. Il motivo? Alcuni tubi interrati la cui presenza non era nota all’impresa che fa gli scavi. Insomma, Iplom è onnipresente, puzza a parte, con la sua rete di tubature, molte abbandonate e neppure mappate.
A giorni il tecnici del comune ragguaglieranno i cittadini sugli intoppi del cantiere, sulla viabilità e sulle tempistiche di realizzazione della “roggia Rolla”.
Di certo questo ulteriore ritardo, che al momento prevede uno spostamento della data di fine lavori a gennaio 2021, si somma ai danni delle scorse alluvioni, e rende difficile la vita in questa parte della città ormai stremati da anni di disinteresse.
La paratia mobile
Più a monte, in via Bozoli, proprio sotto il voltino della ferrovia, in attesa del completamento dei lavori del terzo lotto di messa in sicurezza idraulica, i tecnici del comune hanno montato una paratia mobile che in caso di allagamento della strada dovrebbe convogliare l’acqua nell’alveo del rio Fegino.
Paratia, però, che è montata su rotelle e quindi non aderente all’asfalto.
Nel quartiere sono tante le perplessità sull’efficacia di questa soluzione che prevede un pannello scorrevole sollevato da terra, che lascerà l’acqua libera di passare sotto, e tutti sperano di non doverne mai testare l’efficacia.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.