Genova – Protesta delle Famiglie Arcobaleno contro la decisione del Comune di fare ricorso in appello verso il pronunciamento del Tribunale di Genova che obbligherebbe l’amministrazione a iscrivere nel certificato di nascita di una bimba con due mamme, entrambe le donne, non solo quella che l’ha partorita e che già risulta come madre.
La gravidanza, infatti, è stata portata avanti da quest’ultima ma la bimba è nata dalla fecondazione, da parte di un donatore anonimo, dell’ovulo di quella compagna che il Comune di Genova aveva rifiutato di iscrivere.
Questo è il terzo caso in Italia, dopo Bologna e Perugia, nel quale deve intervenire il tribunale, su ricorso della famiglia, a riconoscere “l’interesse del minore al riconoscimento della doppia genitorialità”.
Simona Tarzia
[vc_video title=”Ilaria Gibelli, avvocata del gruppo legale Famiglie Arcobaleno che, insieme a Elena Fiorini, ha curato il ricorso delle mamme” link=”https://youtu.be/UTfSowPmR1w”]
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.