Genova – Una questione di “lana caprina”? Una sorta di accanimento nei confronti di un Presidente di Municipio, Francescantonio Carleo, che per “una svista” ha permesso la pubblicazione di un evento che sembrerebbe decisamente troppo divisivo per questa Giunta e per questo Sindaco che fa del “siamo una città unita” il suo motto principale?
Su un argomento così importante come la violenza sulle donne e il femminicidio, che ricordiamo essere fattispecie giuridica, il blogger Davide Stasi ha basato gran parte della sua notorietà e lo ha fatto nel modo più aggressivo possibile, contrapponendo al femminicidio un punto di vista che minimizza la violenza sulle donne e le trasforma in amazzoni vendicative che logorano i loro “ex”.
Le idee del signor Stasi, difese dall’articolo 21 della Costituzione, diventano, però, un fatto politico importante e grave quandono vengono accolte, sponsorizzate e diffuse dall’amministrazione pubblica che invece di prendere le distanze seriamente fa “melina”.
Ieri, in Consiglio Comunale, è stato incaricato della difesa d’ufficio l’Assessore Matteo Campora.
In verità, una risposta seria e tombale noi ce la saremmo aspettata dal “Sindaco di tutti” che, invece, ha preferito il silenzio.
Oggi il M5S è uscito con una nota stampa che mette in risalto come il Municipio Levante non possa dirsi estraneo a certe posizioni visto che l’evento “Stalker sarai tu” era già stato patrocinato l’anno scorso, e per di più programmato il giorno successivo alla festa della donna, con un sottotitolo vergognoso: “9 marzo… Il giorno dopo le mimose appassiscono”.
Alla luce di questa nuova prova, la reazione sdegnata del Presidente Carleo ci fa sorridere con amarezza.
Ecco cosa dichiarava Carleo due giorni fa: «Il Municipio Levante non ha mai deliberato la concessione del patrocinio alle conferenze rispettivamente intitolate “Aperitivo con lo stalker” e “Se il gender incombe sulla scuola”. La pubblicazione delle conferenze nell’elenco relativo agli eventi relativo agli eventi patrocinati dal Municipio Levante è avvenuto erroneamente. Dopo aver diffidato gli organizzatori ad utilizzare i loghi del Comune di Genova e del Municipio Levante per le manifestazioni in oggetto, abbiamo peraltro appurato che le conferenze sono state annullate. Chi ha utilizzato i loghi lo ha fatto impropriamente e ne risponderà nelle sedi opportune».
Questa, invece, la nota inviata dai Consiglieri del M5S che ricordano al Presidente del IX Levante di aver già ospitato Davide Stasi nel febbraio 2018. Magari di nuovo a sua insaputa.
“Sulla vicenda del patrocinio del Comune di Genova all’evento “STALKER SARAI TU” che avrebbe visto protagonista un personaggio che sostiene la tesi negazionista su violenza sulle donne e femminicidio, il gruppo consiliare del M5S Genova ha presentato ieri una interrogazione durante il Consiglio comunale. La risposta della Giunta delegata all’assessore Campora, perché il Sindaco Bucci ben si è guardato dal riferire personalmente su un fatto tanto spiacevole, è stata che loro non sapevano del Patrocinio e che se avessero conosciuto la natura dell’evento, MAI avrebbero patrocinato un evento che “non rientra nelle politiche di questa Giunta” .
Ma se è così, come mai già l’anno scorso, come scoperto dalla consigliera Maria Tini scorrendo la pagina facebook del Municipio Levante – precisamente al 26 febbraio 2018 – un evento dello stesso discutibile individuo veniva promosso sui Social del Comune sempre in presenza dei loghi delle due amministrazioni?”. “Come mai la Giunta nega ogni responsabilità se già l’anno scorso aveva patrocinato un evento di questo soggetto, tra l’altro il giorno successivo alla festa della donna?”, chiede sempre la consigliera del M5S genovese.
E a questo punto il portavoce M5S in Consiglio Comunale, Luca Pirondini, ci mette il carico: ”La città di Genova non è disposta a farsi prendere in giro sentendosi raccontare storielle raffazzonate volte a coprire l’inadeguatezza istituzionale di questa amministrazione. Ora il Sindaco venga in aula a riferire e fare chiarezza su questa triste vicenda”.
fp
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Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.