Genova – Tiziana Merlino, Direttore Generale di AMIU, entra nel CdA di Iren. Sembrerebbe il primo passo verso una nuova aggregazione, come quella tentata dalla passata amministrazione e finita, dopo mesi di durissimo confronto con i lavoratori, in un nulla di fatto.
Un colpo durissimo per il centro sinistra che, nella sua vocazione “tafazziana”, alle amministrative riuscì a far votare Marco Bucci a parecchi dipendenti AMIU.
Il maldestro e tardivo tentativo di aggregazione tra Iren e Amiu dell’ex Sindaco Marco Doria fu uno dei cardini della campagna elettorale dell’attuale Sindaco Marco Bucci.
I principali oppositori al progetto di Marco Doria furono i lavoratori di ULA, poi quasi tutti confluiti in USB, con l’appoggio della Cisl, mentre favorevoli erano gli altri due sindacati UIL e CGIL che con i partiti dell’allora maggioranza sostennero l’aggregazione fino all’ultimo istante di vita dell’amministrazione di centro sinistra.
Oggi Cristina Lodi, capogruppo del PD in consiglio comunale, con una nota chiede a Bucci di riconoscere di aver sbagliato tutto e di aver utilizzato l’aggregazione Amiu/Iren solo per scopi elettorali.
GRUPPO PD GENOVA: “AGGREGAZIONE AMIU-IREN, ADESSO BUCCI TORNA SUI PROPRI PASSI E SPOSA LA LINEA DELLA GIUNTA DORIA CONTRO CUI AVEVA BASATO LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE NEL 2017: IL SINDACO AMMETTA L’ERRORE”
“Non ci stupisce che il sindaco Bucci, dopo aver condotto l’intera campagna elettorale 2017 contro la l’aggregazione Amiu-Iren proposta della giunta Doria, oggi torni sui suoi passi e decida di seguire proprio quella strada che, due anni fa, per fini elettorali, aveva duramente contestato.
D’altra parte l’aggregazione rappresenta l’unica soluzione per salvare Amiu e restituirle dignità e stabilità. Oggi, con l’ingresso nel cda di Iren del direttore generale di Amiu Tiziana Merlino, la Giunta Bucci fa quello che forse, sin da subito, aveva intenzione di mettere in atto, ma che, per mero consenso elettorale, aveva tenuto nascosto e negato durante le comunali. Un disegno che appare sempre più chiaro anche a fronte della totale mancanza di un piano per una nuova impiantistica: una situazione di impasse che ha messo Genova all’angolo sul fronte dello smaltimento dei rifiuti. La nostra città è sempre più costretta a portare l’indifferenziata fuori dai propri confini, con costi extra altissimi e tasse in aumento per i cittadini.
Il sindaco Bucci abbia almeno l’onestà intellettuale di ammettere che due anni fa si era sbagliato promettendo l’esatto contrario di ciò che aveva già intenzione di fare o che aveva chiaro che l’aggregazione fosse l’unica strada percorribile per salvare Amiu.
Gruppo Pd Comune di Genova”.
Rimane il fatto che, se una nuova fusione fosse portata in Sala Rossa, sarebbe difficile per l’opposizione trovare una scusa plausibile per non votare a favore.
fp
TI SEI PERSO LA VICENDA DELL’AGGREGAZIONE AMIU-IREN? LEGGI LA NOSTRA RASSEGNA STAMPA:
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Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.